Biblioteca di Angarid Luogo di Scienza e Sapienza delle Terre Invisibili
 
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Arte della Spada

Ultimo Aggiornamento: 01/05/2010 22:17
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Sesso: Femminile
29/03/2010 17:22

Attacchi
Lezione n° 1
Quello che non si deve mai fare:









Attacchi di base per l’uso della spada :







Fendente (colpo dritto dall'alto verso il basso)
Sgualembro dritto e riverso (colpo di taglio diagonale dall'alto verso il basso)
Tondo dritto e riverso (colpo di taglio laterale)
Ridoppio dritto e riverso (colpo dal basso verso l'alto in diagonale)
Montante (colpo dritto dal basso verso l'alto)


Il fendente è portato nella maggior parte dei casi verso la testa dell'avversario, più raramente verso le sue spalle. In particolari occasioni può essere portato verso le braccia dell'avversario se questo le ha allungate per colpire (ad esempio un affondo), ma solo accompagnando il colpo con uno spostamento laterale del corpo. Il fendente è un colpo decisamente forte che richiede per la sua riuscita di caricare in avanti il peso, attenzione però è un colpo che tende a lasciare aperta la propria difesa.

Gli sgualembri sono colpi dati in diagonale, dall'alto verso il basso il dritto da destra verso sinistra, il roverso da sinistra verso destra. Anche questo colpo mira per la maggior parte delle volte alle parti alte del corpo dell'avversario, solitamente fra spalla e collo come punto d'entrata. A differenza del fendente però può essere portato abbastanza facilmente anche verso le braccia dell'avversario.

I tondi sono colpi orizzontali, come per gli altri il dritto da destra verso sinistra ed il rovescio da sinistra a destra. Un tondo può essere portato a diverse altezze, tutta la zona fra testa e ginocchia è valida, anche se per un tondo alle parti inferiori del corpo, sarà necessario piegarsi parecchio sulle proprie gambe.

I ridoppi sono del tutto simili agli sgualembri ma vanno dal basso verso l'alto, è un colpo molto pericoloso in quanto non facilissimo da parare. Portando uno sgualembro per eseguirlo alla perfezione e dargli la giusta forza bisogna caricare parte del peso del proprio corpo all'indietro. I ridoppi sono portati ad altezza anca dell'avversario in entrata e spalla in uscita, ma posso esse portati con una certa facilità anche alle gambe dell'avversario.

Il montante è un veloce colpo dal basso verso l'alto in verticale, la zona preferita dove colpire è l'inguine, non fa molti danni se l'avversario è protetto, ma risulta comunque efficace se ben usato perché difficile da parare.

Gli affondi o i colpi di punta possono essere portati praticamente su tutte le zone del corpo dell'avversario in base ovviamente alla posizione da cui si attacca. Un colpo di punta ben mirato può aiutare a concludere rapidamente uno scontro, sopratutto se portato con successo in una zona sguarnita di un avversario con armatura pesante.


Difese


Difesa dal fendente.

1) Scudo: Si alza lo scudo per parare il colpo dell’avversario, attenzione è bene angolare leggermente lo scudo ed effettuare la mossa con una discreta forza, il fendente è un colpo molto forte ed è facile ritrovarsi il proprio scudo sul volto se non si oppone la giusta forza. Un’altro sistema può essere quello di compiere un movimento laterale in direzione opposta al lato in cui si tiene lo scudo (tipicamente tenuto a sinistra) e accompagnare lo spostamento con un movimento ad arco dello scudo, per parare/deviare il colpo dell’avversario verso l’esterno.

2) Arma: Un metodo semplice è quello di Opporre la propria arma a quella dell’avversario. Questo può essere fatto portando la propria arma in orizzontale sopra le propria testa opponendosi con forza al colpo dell’avversario come per lo scudo. Un altro sistema è quello di far compire alla propria arma un movimento (rotazione) ad arco per deflettere la lama avversaria, l’arco parte dal basso verso l’alto (non importa se da destra o da sinistra), anche in questo caso si può accompagnare la parata spostandosi lateralmente in direzione opposta al senso di movimento dell’arco. Se questo tipo di parata ha successo, ci si ritroverà con la propria lama sopra quella dell’avversario in situazione di chiaro vantaggio.

3) Anticipo: molto rischioso ma il fendente è uno dei colpi che più si presta ad essere anticipato. Si tratta fondamentalmente di infilarsi nella guardia dell’avversario che rimane aperta nel momento in cui carica il fendente. Si può tentare di bloccargli il movimento, di andare a tagliare con la propria lama sui suoi avambracci o sui polsi o ancora di effettuare un rapido passaggio laterale per togliersi dalla traiettoria del fendente e nel frattempo colpirlo.



Difesa dagli sgualembri

Lo sgualembro essendo un colpo in diagonale risulta più difficile da parare del fendente.
Le tecniche di opposizione utilizzate contro il fendente hanno buone possibilità di riuscita anche contro gli sgualembri con l’accortezza di tenere il proprio scudo o la propria arma lievemente inclinata in modo se possibile di far scivolare/deviare il colpo dell’avversario verso l’esterno.
Nel caso si voglia tentare una parata eseguendo una spazzata o rotazione dell’arma, si deve ricordare che in questo caso la rotazione difficilmente potrà compiere l’intero arco di 180° ma più facilmente finirà dopo circa 90° con la vostra spada in posizione verticale che spinge/tiene quella avversario vero l’esterno.

Difesa dai tondi.

I tondi sono colpi orizzontali, la difesa varierà in quanto possono essere portati sia di dritto che di rovescio a diverse altezze.

1) Difesa con lo scudo: Semplice, fintanto che il tondo viene portato dal lato dove si tiene lo scudo, basterà frapporre lo scudo fra il proprio colpo e la lama dell’avversario. La cosa diventa più complicata se il colpo arriva dal lato non protetto dello scudo, e ci sono due strade, o difendersi con un eventuale arma o cercare di ruotare per frapporre lo scudo. Da ricordare è che quando si porta lo scudo in posizioni come questa tendendo ad incrociare nelle mosse successive si avranno a disposizione movimenti limitati per la l’arma.

2) Difesa con la spada : Tenendo la spada in posizione verticale si andrà a cercare di incontrare la lama dell’avversario, questa tecnica funziona bene nel caso di spada contro spada, meno se l’avversario utilizza asce o armi tipo mazzafrusto. Nel caso il colpo sia portato verso una zona bassa del corpo, bisognerà abbassarsi in modo da parare comunque con il forte della lama.

3) Arretrare e portarsi fuori misura, questo non consentirà di contrattaccare, ma si avranno poche possibilità di essere colpiti.


Difesa dai ridoppi

1) Difesa con lo scudoconsigliata, con qualsiasi tipo di scudo è difficile difendersi in maniera adeguata dai colpi bassi, questo porterebbe a doversi abbassare ed essere quindi facilmente vittime di sbilanciamenti, la difesa con lo scudo è possibile se il colpo di ridoppio viene portato ai fianchi (in particolare se dal lato protetto dallo scudo) cosi come per un tondo, si deve ricordare di non parare staticamente ma di contrastare il colpo della spada col movimento dello scudo al momento dell’impatto.

2) Difesa con la spada: Eseguire un ridoppio dello stesso tipo, le spade si incontrano e si respingono a vicenda se il colpo è di pari forza.


Difesa dal montante

1) Difesa con lo scudo:sconsigliata anche in questo caso, anche se portare lo scudo a protezione del basso ventre (dove normalmente puntano i montanti puo essere utile. Il problema come al solito e che poi si avranno molti meno colpi a disposizione nel movimento successivo a causa della posizione assunta.

2) Difesa con la spada: Si può eseguire una spazzata facendo compiere un arco alla spada in modo da deviare verso l’esterno il colpo dell’avversario. Ovviamente andrà tenuta in considerazione la potenza del colpo che andiamo a parare per avere buone possibilità di riuscita. Il secondo metodo consiste nel cercare con la propria lama il contatto con quelle dell’avversario mentre eseguiamo un colpo di munta verso il basso, lo scopo è quello di far scivolare la lama dell’avversario sulla nostra per poi bloccarlo/pararlo grazie all’elsa della nostra spada. Questa è una tecnica difficile che richiede maestria.


Difesa dai colpi di punta (affondo e affondo corto)

1) Difesa con lo scudo: Si tratta di un’ottima difesa contro le punte dirette dalle cosce in su, ovviamente sarà più o meno facile parare il colpo a seconda della dimensione dello scudo e della forza/abilità con cui è stato effettuato dal vostro avversario.

2) Difesa con la spada: Richiede un buon tempismo si tratta di spazzare il colpo avversario tenendo la lama in posizione verticale, davanti al nostro corpo e facendogli eseguire un movimento laterale, questo per deviare il colpo dell’avversario verso l’esterno. E’ buona norma accompagnare questo movimento con uno spostamento laterale in direzione opposta del movimento stesso. Si deve tener presente che si tratta di un’ottima parata se effettuata con un’arma impugnata a due mani , se invece è effettuato da una spada impugnata a mano singola si deve accompagnare sempre da uno spostamento laterale per ridurre al minimo il rischio che il colpo venga solo minimamente deviato ma riesca comunque a colpire la nostra figura. Anche questo tipo di difesa va bene solo per gli affondi diretti alle zone alte (dal ventre in su) tenete presente che per effettuare bene la spazzata da un colpo ad altezza addome, dovrete gia abbassarvi sulle gambe, deve infatti essere deviata dal forte della lama, non troppo vicino all’elsa onde rischiare colpi alle mani.

3) Gli affondi alle gambe sono piuttosto rari o almeno dovrebbero essere tali, in quanto di norma i danni che fanno non giustificano l’apertura della guardia che un colpo d’affondo per sua natura implica. Sono decisamente difficili da parare, si può provare con una tecnica simile alla spazzata sul montante, ma il sistema migliore in questo caso è arretrare portandosi fuori misura.



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Posizioni e movimenti fondamentali per far si che un combattimento vada a buon fine :

Posizionamento :

1. Descrizione del posizionamento delle gambe
2. Descrizione del posizionamento del busto
3. Descrizione del posizionamento delle braccia
4. Descrizione del posizionamento delle armi
5. Distanza dall’avversario

Caricamento :

1. Movimento e posizionamento delle gambe
2. Movimento del busto
3. Movimento e posizionamento delle braccia
4. Movimento e posizionamento delle armi
5. Distanza dall’avversario

Attacco :

1. Movimento delle gambe
2. Movimento del busto
3. Movimento delle braccia
4. Descrizione dei colpi e del movimento delle armi offensive
5. Punto in cui si vuole colpire
6. Movimento del posizionamento dell’eventuale arma difensiva
7. Distanza dall’avversario comprensiva di scatto, passi semplici o allunghi, etc

Difesa :

1. Movimento e posizionamento delle gambe
2. Movimento o posizionamento del busto
3. Movimento e posizionamento delle braccia
4. Movimento e posizionamento delle armi difensive
5. Distanza dall’avversario ed eventuale scatto a schivare o ad anticipare l’attacco
6. Eventuale posizionamento dell’arma offensiva nel caricamento di un contrattacco

Consigli Aggiuntivi

La Torsione del Busto : E’ preferibile effettuare la torsione del busto in innumerevoli casi , al fine di maggiorare la realisticità dell’azione , offensiva o difensiva che sia. E’ notevolmente preferibile descrivere la torsione del busto , ruotandolo nelle due direzioni (in senso orario ed antiorario), a favore dell’avversario o di qualsivoglia riferimento. Ruotare a favore di bersaglio consiste nel ruotare il busto in modo da ritrovarsi in postura perfettamente frontale al riferimento preso. E’ sconsigliabile descrivere la rotazione del busto attraverso le gradazioni del goniometro (Es : 90°) , poiché renderebbe la comprensione troppo limitata ma soprattutto la descrizione in sé apparirebbe vaga.

La Flessione delle Gambe : E’ sempre consigliabile durante un duello flettere (genuflettere) gli arti inferiori . La flessione delle gambe porta a vantaggio di svariato genere. Essa infatti ci consente di attutire l'impatto in caso di parate su colpi provenienti dall’alto , agendo da ammortizzatori naturali. Inoltre la flessione delle gambe permette al duellante di esser pronto per scatti (in avanti o indietro) tempestivi e celeri.

La Posizione della Lama : E’ indispensabile , ai fini di una corretta comprensione , descrivere sempre , durante la postura , la direzione del Punta della Spada e l'inclinazione della Lama.

La Posizione dei Piedi : E’ consigliabile , sia per fini di corretta comprensione , sia per conferir al corpo un'ottimale stabilità, avanzare sempre un piede rispetto ad un altro. Questo consente di effettuare correttamente i movimenti schermistici , ed assicura una maggior agilità nell’eseguir qualsivoglia spostamento.
[Modificato da Lanyce 01/05/2010 22:17]


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