Biblioteca di Angarid Luogo di Scienza e Sapienza delle Terre Invisibili
 
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Descrizione della Biblioteca

Ultimo Aggiornamento: 29/03/2010 22:09
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Sesso: Femminile
29/03/2010 22:09

La biblioteca di Angarid

Sotterranei
Ai sotterranei si accede attraverso dei passaggi segreti che si trovano nelle due sale della Biblioteca, e dalla cucina. Le rampe di scale di ventiquattro gradini ognuna conducono ad uno spazio di circa cinque metri per sette, dal quale partono due corridoi opposti. Nel corridoio di sinistra (corrispondente alla Sala Minore della Biblioteca ed alla Sala da pranzo soprastanti) compare una prima porta sulla destra, funge da Dispensa per la cucina, in essa sono sistemati in scaffali e credenze i cibi e le bevande. Continuando per lo stesso percorso, si trova un’altra stanza sulla destra, varcando questa e proseguendo dritto, d’improvviso sempre a destra c’è una piccola porta, sono presenti degli attrezzi antichi, forse da tortura, si narra difatti, che l’enorme edificio appartenesse ad un nobile di alto rango, costui puniva i suoi sudditi rinchiudendoli nelle carceri che per l’appunto si trovavano nei Sotterranei, riguardo a questo sono stati trovati dei libri dove venivano riportate le pene ed i nomi dei rei. Ritornando verso le scale e proseguendo verso sud vi è un’altra stanza adibita a deposito, li vi è ogni oggetto che non è di prima necessità, ma che può servire ai saggi per svolgere le loro mansioni. Prossimo a questo vi è un’altro ambiente , il suo contenuto, non è dato saperlo. Tornando nel corridoio e proseguendo verso destra vi è infine un ultimo e piccolo ambiente, è chiamata Stanza Oscura o Stanza Segreta, vi sono vari oggetti particolari, ampolle di vetro, vuote o con strani liquidi, numerosi tomi molto antichi, i Saggi difficilmente vi si recano se non per particolari tipi di ricerche, l’oscura stanza è sempre serrata, la chiave la porta seco il Sommo Saggio Oneirou e mai la lascia incustodita. Tornando indietro e ripercorrendo il corridoio, sulla destra (corrispondente alla Sala Maggiore della Biblioteca) vi è una grande porta a due ante, l’immensa sala è del tutto sobria, vi sono due camini per riscaldarle l’ambiente, ed inoltre alle pareti vi sono varie bacheche con all'interno ogni tipo d’arma che in queste lande si può trovare. In questa sala hanno luogo le lezioni della Vita o della Sopravvivenza. Gli Apprendisti vengono istruiti nell’uso delle armi bianche, o come sopravvivere in quei luoghi abbandonati al loro destino. Vi è anche un grande tavolo e diverse custodie per mappe, inoltre una libreria con svariati libri sempre inerenti al tipo di lezione che ivi si svolge. I sotterranei sono illuminati da torce appese alle pareti in pietra, distanti circa due metri le une dalle altre. La temperatura è particolarmente fredda, sia d’estate che d’inverno, e raggiunge talvolta gli zero gradi (..centigradi..). Ciò che colpisce oltre alla precaria luce e al freddo pungente, è il forte odore di chiuso, d’antico e di roccia, bianca per la precisione.




Pianterreno
Esterno
Un enorme cancello in ferro battuto, perennemente aperto, permette l'accesso alla Biblioteca d'Angarid, ove soprastà lo stemma della Corporazione dei Saggi. Oltrepassato, nella sua maestosità vi si può ammirare l'edificio, i cui muri assumono un color grigio chiaro, dovuto alle grandi e massicce pietre di cui è costituito, s'erge per circa 15 m. Gli infissi sono di pietra grigia più scura ed attorno ad ogni alta finestra vi sono eleganti ma sobrie raffigurazioni di piccole creature alate. Tra una finestra e l’altra soprastanno delle piccole ed alte bifore in pietra chiara, queste presentano delle decorazioni in vetro piombato. Prima di giunger al ligneo portone d'ingresso vi è uno stretto vialetto, adornato con dei fiori, dai più svariati colori. Sul lato destro il vialetto prosegue fino ad una costruzione lignea, all'interno vi sono le stalle, ognuna di esse è molto ampia, e presenta degli abbeveratoi. Sulla sinistra del vialetto c'è un piccolo giardino, ove sono presenti alcune panchine in marmo e cespugli di rose rosse, che ne delineano il perimetro, abbellendo l'intera costruzione.

Interno
Vi si accede dall’alto portone, costituito da due battenti di legno massiccio: nel battente di destra vi è una porta più piccola che si può aprire indipendentemente dal grande portone. Ogni battente è dotato di due batacchi a forma di serpenti che si mordono la coda, di forma circolare e di ottone lucido, possono essere usati per bussare alla biblioteca. Sulla parete destra dell’edificio a filo col portone vi è una campana di ferro, che si può suonare grazie a un lungo filo che arriva fin terra per facilitare anche le creature più piccole. Varcata la soglia a rivestire il marmoreo pavimento vi è un lungo e purpureo tappeto dalle dorate e floreali decorazioni. Nei candidi muri, sono rappresentate delle scene di vita quotidiana, di studiosi intenti a leggere o animali anche leggendari. Su un legnaceo e globulare tavolo sulla destra vi è un pennino, una boccetta d'inchiostro ed un piccolo registro. Sull'opposto lato alcune panche. L’ingresso è illuminato dall’alto delle scale e da due bifore che sono situate sopra il portone. Dall’ingresso dipartono tre aree: la sala minore, la sala maggiore e le cucine.
Superato l’arco di sinistra si giunge nella “Sala Maggiore”: vi sono due camini siti sulla parete nord e sulla parete est, sempre accesi nelle stagioni più fredde, ne riscaldano l'ambiente, rendendolo più accogliente, sopra di questi due grandi specchi. Venti file parallele di altissime librerie occupano gran parte della sala, mensole che accolgono miriadi di libri, dalle più svariate categorie, ordinate per lettera ed argomentazioni. Alzando gli occhi verso l’alto tetto, vi è un soppalco ed altre librerie, raggiungibili da delle scale. Al centro della Sala Maggiore, vi è un enorme lampadario nero, in ferro battuto, ove dei draghi con le fauci aperte sorreggono delle candele. Lungo tutte le facciate, son disposte alcune scrivanie, adibite alla lettura, messe a disposizione per chiunque. Nella Sala Maggiore vi è inoltre un passaggio segreto, situato ad un angolo invisibile ad ogni occhio, esso conduce in tre direzioni: dietro l’edificio nel giardino sul retro, alla cucina e alle scale che scendono verso i sotterranei. Inoltre nella parete nord, sulla destra, vi è una porta che conduce nel giardino sul retro.
Tornando all’ingresso vi è l’arco di sinistra che dà alla “Sala Minore”: quest’ultima è simile alla precedente ma di dimensioni ridotte, al centro di essa vi è uno stretto e lungo tavolo, che và a sostituire le precedenti scrivanie. Sulla parete ovest, un camino, diffonde nell'ambiente un confortevole tepore, dinnanzi al quale sono poste alcune poltrone color porpora di velluto e morbida superficie. Lungo la parete nord, vi sono schierate alcune alte finestre che danno sul cortile interno e proseguendo, sull'angolo destro della sala minore, mimetizzato da libreria, vi è un secondo passaggio segreto, esso conduce alla Sala da Pranzo e ad un’altra scalinata che porta anch’essa nei sotterranei.
Alle spalle della sala minore è ubicata l’accogliente cucina, raggiungibile costeggiando a sinistra le scale che vi sono all’ingresso. È corredata di tutti gli utensili che in una stanza del genere si potrebbero trovare. Inoltre nella cucina, mimetizzato da ripostiglio vi è un terzo passaggio segreto che conduce nella dispensa ubicata nei sotterranei, nel giardino sul retro ed infine, nella Sala Maggiore. A fianco della cucina, in ambiente unico vi è la Sala da Pranzo e proseguendo verso ovest, si giunge ad una altra porta, che da sul Cortile interno.

Giardino sul retro
Per accedere al Giardino sul retro vi sono tre vie: dalla sala da pranzo, dalla sala maggiore ed infine, dal passaggio segreto dal quale si può accedere, sia dalla sala maggiore, sia dalla cucina. La porta della sala da pranzo dà sul Cortile Interno, nel quale è presente un piccolo pozzo per l’acqua, tutt’intorno dei rampicanti d’edera e cespugli di rose rosse, si distendono per tutto il perimetro dell’inferriata e delle mura esterne dell’edificio, rendendo gradevole ed armonioso il tutto. Lasciando alle spalle il cortile si ci ritrova innanzi ad una grande serra, nella quale sono coltivati i più disparati ortaggi, fiori, e piante anche benefiche e curative. Sulla destra continua il giardino, riempito di fiori e di colori, risalta subito all’occhio il gazebo di legno chiaro, a forma quasi quadrangolare, nel quale soprastà una cupola in vetro piombato, con delle raffigurazioni floreali; le forti colonne del gazebo presentano vari intarsi e tutto intorno il rampicante le stringe e le abbellisce. Il ligneo pavimento presenta decorazioni ad intarsio e al centro vi è posizionato un piccolo dondolo in legno scuro, rivolto verso i tre gradini del bersò. Proseguendo per il giardino alle orecchie degli astanti giungerà il tintinnare dell’acqua che sgorga dalla fontana in marmo bianco, al centro di essa vi è una statua in marmo raffigurante una donna coperta da leggiadre vesti. Passeggiando ancora verso est,si può notare un piccolo e naturale stagno, nel quale galleggiano delle meravigliose ninfee, ed all’interno di esso, vivaci, sguazzano dei piccoli pesciolini argentati; Nelle pareti che costeggiano il giardino vi sono altre panchine in marmo bianco, che accolgono gli studiosi attenti alla lettura nelle lunghe e soleggiate giornate.




Primo Piano
Una volta salite le scale in marmo che partono dal pianterreno, ci si ritrova al primo piano ove sono presenti sulla sinistra 5 camere, 4 delle quali destinate agli apprendisti della Corporazione ed una alla Servitù. Sulla destra vi sono 4 grandi stanze, 3 delle quali adibite per le lezioni. Il pavimento di ogni stanza è in granito bianco. Una grande finestra, adornata con tende color porpora è posta alla fine della rampa di scale dona luminosità ai corridoi, i cui muri sono decorati con grandi arazzi e dipinti provenienti da diversi angoli del regno. Lungo i corridoi sono appese torce dalle gotiche forme che al calare del sole vengono accese per rendere agibile il passo. Ai lati delle porte che permettono l'accesso dal corridoio alle varie aule, sono poste due armature che quasi sorvegliano tutto l'ambiente. Gli arazzi che ornano i corridoi spesso sono molto grandi, di ampia bellezza nonché valore. Vari i colori e le scene rappresentate. Spesso sono doni che clan e razze fanno alla Corporazione per il costante impegno nell'accogliere i viandanti e nel diffondere cultura e informazioni a quanti ne abbiano bisogno. Le aule sono dedicate ognuna ad una materia specifica: vi è quella per le lezioni sull’accoglienza, sulle arti e sui sentieri. Per riscaldare i quattro ambienti sono stati disposti dei caminetti che, oltre al calore offrono anche luce. L'interno è in aggiunta illuminato da delle finestre che affacciano o sulla strada esterna o sui giardini. Il mobilio è costituito da un paio di sedie situate davanti ad una grande scrivania alle cui spalle è posta una bachecha-libreria contenente pergamene, penne d'oca, e quant altro sia utile alla lezione. Ad abbellire i soffitti vi sono affreschi legati alla materia specifica: nell'aula dedicata alle lezioni sui sentieri vi è un grande cielo stellato in cui sono sottolineate le costellazioni più importanti e di cui si ha conoscenza, in quella dell'accoglienza sono raffigurate tutte le razze di terre, in quella delle arti vi sono diversi stemmi e simboli con figure umane e non; tutte e tre gli affreschi sono su uno sfondo chiaro, con diverse forme arboree che si incontrano in un sottile gioco artistico di colori e forme geometriche. Un rondone colorato crea graziose e affascinanti chiazze di luce sul pavimento di chiaro marmo che è presente in ogni ambiente. Le stanze degli apprendisti sono arredate semplicemente con il minimo indispensabile: un letto, una scrivania, una sedia e un armadio ove riporre gli abiti e una minuta stufa a legna riposta in un angolo. Vi sono varie finestre che permettono il ricambio dell’aria e l’entrata della luce del sole che di notte è sostituita da candele. Di notte le finestre vengono oscurate con pesanti tende dal purpureo colore impreziosite da ricami geometrici in oro.




Secondo Piano
Proseguendo, una grande finestra, adornata con tende color porpora è posta alla fine della rampa di scale ,dona luminosità ad un piccolo disimpegno, dal quale dipartono due corridoi abbelliti da due enormi arazzi.
Nell'arazzo corrispondente al corridoio di destra, vi è raffigurata una luna sinistra, che sorge fra le nubi e rami secchi di pochi alberi. Nella parte ovest, l'arazzo invece raffigura lo stesso paesaggio del primo ma in versione diurna: al posto della luna vi è un alto sole e gli alberi sono in fiore. Nell'ala ovest, vi sono altre stanze. Il mobilio di ogni stanza è a scelta dei membri che vi risiedono, certo nei limiti del possibile. Le pareti del secondo piano, a parte i due arazzi, presentano, per tutto il perimetro degli affreschi che si districano finanche sopra le lignee porte. Nel corridoio di sinistra sono rappresentate creature arboree, animali di diverso genere e delle figure femminili in vesti leggere; il soffitto è a volta, e si può ammirare un mosaico, con tasselli oro, nel quale viene rappresentato ancora un sole splendente. Il corridoio ad est, presenta lo stesso paesaggio, ma in versione notturna. Non vi sono dame, ma creature da occhi violacei e capelli bianchi e sottili come fili di ragnatele, il soffitto, come quello ad ovest è a volta, e presenta un raffinato mosaico, con tasselli in oro zecchino e altri in blu cobalto, l’insieme rappresenta una volta stellata, che fa da cielo agli affreschi delle mura che lo sostengono. Accanto ogni porta, vi sono delle torce in stile gotico, vengono accese la notte per rendere più agibile il passo.




Terzo Piano
Infine, si giunge al terzo piano. Vi è un'area circolare nella quale soprastà una cupola colorata in vetro piombato, che dona luce all’ androne delle scale fino al pianterreno. Innanzi le scale vi è una finestra molto ampia, dalla quale si può ammirare il giardino sul retro, sulla sinistra vi è la stanza del Sommo Saggio Oneirou e simmetricamente sulla destra quella del Consigliere dei Saggi. Proseguendo verso destra si giunge in un piccolo corridoio, attraverso il quale si accede ad altre stanze. Tutto il piano è decorato con intarsi lignei, in oro bianco e in oro rosso, sono rappresentate diverse creature arboree. Tra una foglia e l'altra splendono degli smeraldi, mentre dei rubini rappresentano delle gemme appena sbocciate. I rami si districano tutti verso il centro del soffitto, giungendo fino alla grande cupola, ove le decorazioni e le pietre preziose esplodono in un meraviglioso trionfo di colori.



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