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Lirica Greca : Invito all'analisi

Ultimo Aggiornamento: 29/03/2010 22:26
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29/03/2010 22:26

I LIRICI DELL'ANTICA GRECIA E IL CONTESTO STORICO NEL QUALE ESSI EBBERO FORMAZIONE.

Si studia non solo la loro storia ma si approfondisce lo studio della lirica analizzandola neille sue parti

VII – VI SEC. A.C. INQUADRAMENTO STORICO

750 – 550 a.C. Si ha un’espansione ad Occidente da parte della Grecia, la quale è premuta dall’avanzata degli Assiri(1). Ci sono due tipi di colonie.

emporii commerciali e colonie agricole

le quali si trovano tutte nel Mediterraneo Occidentale che è sbarrato da Qart Hadasht (Cartagine).

In questo periodo si sviluppa fortemente il commercio.

650 a.C. Le famiglie che detengono da tempo indefinito il potere per la loro nobiltà di stirpe, sono adesso soppiantate dalle grandi famiglie di mercanti delle città della Ionia.

Il popolo acquista un influsso crescente.

546 a.C. Dominio persiano. La capitale è Sardi.

A questo punto si ha l’espansione del commercio in Asia Minore.

Troviamo una grande novità, che è quella della moneta coniata e grazie ad essa si passa da un’economia fondata sul baratto, ad un’economia monetaria.

Si sviluppa moltissimo il traffico di schiavi.

740 a.C. Iniziano le guerre messeniche che vengono debellate da Sparta.

550 a.C. Fondazione della Lega peloponnesiaca con a capo Sparta.

Sparta era sorta come semplice agglomerato intorno al 900 a.C.

700 a.C. Si ha la Costituzione di Sparta redatta, secondo la leggenda, da Licurgo.

Si hanno 2 re – Consiglio degli Anziani – Assemblea popolare.

Gli Spartiati sono riuniti in 3 tribù e vivono in comunità di soli uomini.

Dai 14 ai 20 anni sono educati dallo Stato.

Dai 20 ai 30 anni vivono nella Comunità dei Guerrieri.

Gli uomini anziani prendono i pasti insieme.

BASE ECONOMICA

A sparta troviamo la suddivisione della terra in lotti inalienabili ed ereditari.

Sono coltivati dagli Iloti (servi della terra), i quali hanno l’obbligo di consegnare metà del raccolto; essi sono sorvegliati da reparti segreti di Spartiati.

I PERIECI. ( alla lettera, ‘ abitanti dei d’intorni’).

Essi hanno diritti civili, ma non possono prendere parte all’Assemblea Popolare. Non sono educati dallo Stato, ma sono obbligati a prestare servizio militare.

(1) Sargon 722 a.C.

Sennacherib 704 a.C.

Asharaddon 680 a.C. etc.


IONIA VII – VI A.C.Codificazione del diritto vigente



ATENE.

All’inizio troviamo un regime monarchico al quale è sottomessa tutta l’aristocrazia dell’Attica. Questa, in seguito, si stabilisce ad Atene e inizia a limitare i poteri del re.

683 a.C. La monarchia è sostituita dall’arcontato (l’arconte è un magistrato che dura in carica 1 anno).

624 a.C. CRISI POLITICA. La causa è l’indebitamento della classe contadina, il quale indebitamento è in parte aggravato dalla legislazione di Dracone.

Si ha la servitù per debiti dei piccoli proprietari terrieri


CETO MEDIO.

Il ceto medio prende importanza per i commerci oltremare. Esso inizierà la propria rivendicazione

dei diritti politici nei confronti dell’aristocrazia.

594 a.C. Solone è arconte. Egli attua vari punti nella sua politica.

Liberazione dei contadini attraverso l’abolizione dei debiti e della servitù della gleba con una promulgazione che prende il nome di seisàkhtheia, cioè, alla lettera, sgravio dei pesi. Le terre vengono restituite agli antichi proprietari.

Limitazione dei poteri degli aristocratici mediante la suddivisione dei cittadini proprietari terrieri in 4 classi:


a) pentacosiomedimni: coloro che posseggono 500 medimni (unità di misura) di grano, e oltre.

b) cavalieri: posseggono da 300 a 500 medimni di grano.

c) zeugiti: posseggono una coppia di buoi.

d) teti: nullatenenti.

Questa si chiama TIMOCRAZIA cioè dominio del censo.

3) Solone fa anche una riforma monetaria: dalla moneta di Eghina passa a quella euboico-milesia.
Compie una codificazione dei diritti: ogni cittadino che abbia pieni diritti, può elevare una pubblica accusa.

In questo modo si ha l’emancipazione del singolo considerato non più come membro della stirpe, ma come individuo inserito nello Stato.


Solone fu contemporaneo di Mimnermo, e fu di nobile famiglia ateniese.

La classe media va arricchendosi con il commercio. La proprietà fondiaria, in mano all’aristocrazia, si trova a cozzare contro i nuovi sviluppi che porta avanti il ceto medio.

Secondo Aristotele le riforme di Solone, sono la base della democrazia ateniese.

Le nuove leggi di Solone, non portano la stabilità politica, bensì una vasta agitazione. Ciò comporta l’esilio volontario di Solone stesso.


Adesso, nei secoli VII e VI a.C. assistiamo ad un fenomeno molto importante.

Poiché le monarchie di tipo omerico non esistono più, non si sente più nemmeno quel cogente senso di appartenenza al gruppo-pòlis, per il quale, in passato era onorevole e doveroso morire.

L’uomo, aprendosi all’esterno, attraverso i commerci, come abbiamo visto, si apre anche nel suo interno e comincia ad inebriarsi del senso di appartenenza al sé che lo rende un individuo unico, irripetibile e necessario, in quanto tale


560 a.C. Tirannide di Pisistrato

SCHEMI

Lirica


1) GIAMBO

2) ELEGIA

3) MELICA

a) monodica

b) corale



ELEGIA



- guerresca -Tirteo / Callino

- amorosa-sentimentale - Mimnermo

- politica - Solone

- sentenziosa - Teognide / Focilide



1) GIAMBO: Archiloco / Ipponatte / Simonide.

2) MELICA

3) MONODICA: Saffo / Alceo / Anacreonte

4) MELICA CORALE: Alcmane / Terpandro / Talete Arione /

Stesicoro / Ibico / Pindaro / Bacchilide /Simonide di Ceo.

GENERI


peana / partenio / ditirambo / treno imeneo

epitalamio / encomio / epinicio / scolio.



DIALETTI:


- IONICO: Omero / Esiodo / elegia / giambo

- EOLICO: lirica monodica

- DORICO: lirica corale


LIRICA

Lirica Corale


Poesia cantata con l’accompagnamento di uno strumento musicale.

Si ha un Coro + 1 Corìfeo + musica + danze.

L’esempio più antico di questo genere è il Partenio di Alcmane del VII sec. a.C.

È un omaggio reso al dio per la cui festa il canto viene intonato.

Vi sono cantate le massime morali del poeta.

Le osservazioni sulle persone che prendono parte alla festa.

Narrazione di leggende o miti da cui il poeta prende spunti.

Queste sono le parti essenziali della Lirica Corale.


Lirica Monodica.



Essa si sviluppa intorno al 600 a.C. a Lesbo (Saffo e Alceo).

Sono poesie personali che hanno per oggetto le passioni del poeta.

Nel IV sec. a.C. i 5 generi della lirica cominciano a confondersi.



ELEGIA



Il metro elegiaco è uno sviluppo dell’esametro epico ottenuto aggiungendovi il pentamentro.

Il termine elegheiòn, usato per la prima volta da Crizia, è connesso con èleghos, lamentazione e nell’antichità, appunto, si pensava che l’elegia fosse connessa con le lamentazioni.

Ma ciò è improbabile, perché i tipi più antichi di poesia elegiaca non hanno a che vedere con le lamentazioni.

Più probabile la connessione etimologica con un termine straniero. èleghos = flauto

(cfr. armeno elegh-), quindi il termine elegia in origine significa canto accompagnato dal flauto.

Ciò è suffragato dalle allusioni al flauto, che i poeti più antichi di questo genere fanno

( Archiloco/ Mimnermo / Teoghnide).

Inoltre si aveva l’uso del flauto nelle stesse occasioni in cui era impiegata la poesia elegiaca (vita militare / banchetti, etc.).

La poesia elegiaca compare per la prima volta alla fine dell’ VIII sec. a.C.


ELEGIA CONVIVIALE


Durante i banchetti si cantava con l’accompagnamento del flauto


ELEGIA MILITARE


Tirteo) Sono composizioni elegiache in tono esortativo nei confronti dei soldati.

Sembra che da Tirteo prendesse spunto Solone per usare il metro elegiaco come strumento per la polemica e per la propaganda politica


ELEGIA DI LAMENTAZIONE


Questo uso dell’elegia è conosciuto già anticamente nel Peloponneso: è comunque sempre accompagnata dal flauto.

Intorno al 300 a.C. vi sono dei mutamenti nell’uso, ed il metro elegiaco comincia ad essere usato per:

poesia descrittiva: scene di vita agreste o scene mitologiche.

poesia d’amore: è una sottospecie della poesia conviviale, poi Platone la elaborò accentuando il lato sentimentale.

Nel III sec. a.C. il genere ha una nuova fioritura e diviene la forma più popolare ad Alessandria.

Gli Alessanfrini ne fissano le regole e affinano la forma.

In età Romana ebbe grande sviluppo sotto Augusto (Virgilio / Lucrezio, etc.)


PEANA


Sembra che in origine fosse un inno in onore di Apollo, ma era usato anche per altri scopi: militari / conviviali / occasioni pubbliche.


PARTENIO


Usato per brevi storie d’amore


DITIRAMBO


L’origine della parola dithùrambos è ignota, e non sembra greco.

Il termine appare per la prima volta in Archiloco che lo chiama Canto di Dioniso.

Fin dal principio è un canto corale in onore di Dioniso e del suo culto, che Archiloco, appunto, introdusse a Paro.

Il genere è composto con strofe e antìstrofe, ma non si trovano, in seguito, particolari accenni a Dioniso e al suo culto.

In un secondo tempo, poi, sembra che prevalga l’importanza della musica a discapito del testo.

REPERTORIO DI FORME CONTENUTE NELLA MELICA.


Inno = componimento in onore degli dèi.

Peana = componimento in onore di Apollo.

Ditirambo = componim. in onore di Dioniso.

Partenio = componim. per le divinità femminili.

(cantato da vergini)

Epinicio = componim. in onore di vincitori di gare.

Encomio = componim. in onore dell’ospite.

Trenos oppure,

Epicedio = componim. per le lamentazioni funebri.

Epitalamio oppure,

Imeneo = componim. per le nozze.

Scolio = componim. per banchetti.

Ipàrchema = componim. per le danze mimiche.

Prosodio = componim. per le processioni.



È perduto ogni documento che ci spieghi come funzionava la musica antica, che pure era molto importante. Sappiamo solo che essa accompagnava il canto.

Perduto è pure ogni accenno alla coreografia.


La mappa, per così dire, geografica della lirica, si estende dall’Asia, sino alla Sicilia e tocca Atene con un solo rappresentante: Solone.


Tratto tipico della LIRICA ARCAICA è la tradizione orale.

Solo con Platone, V sec. a.C., si inizierà ad avere una produzione scritto


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