Biblioteca di Angarid Luogo di Scienza e Sapienza delle Terre Invisibili
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Tomo sulle Stelle

Ultimo Aggiornamento: 30/04/2010 18:52
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 149
Sesso: Femminile
30/04/2010 18:47

Ovunque ci troviamo se osserviamo il cielo,abbiamo come la sensazione di essere al centro di tutto,ma in realtà non è così e quel tappeto sopra di noi,che di notte si colora di nero illuminandosi di migliaia di puntini colorati,è colui che da sempre ci osserva.Ma proviamo a conoscere più a fondo le costellazioni che illuminano le nostre notti, ossia raggruppamenti di stelle, molte delle quali rappresentavano i personaggi e le creature della mitologia greca.

ANDROMEDA:

Andromeda è la mitica figlia di Cefeo, re degli Etiopi, e di Cassiopea. Fu incatenata ed esposta nuda su uno scoglio per essere sacrificata ad un mostro marino, mandato da Poseidone irato contro Cassiopeia, che nella sua superbia aveva offeso la divinità. La leggenda narra infatti che la regina avesse offeso le Nereidi, bellissime divinità marine, vantandosi di essere più bella di loro. Il padre Poseidone aveva così scatenato un mostro marino che seminava dappertutto devastazione. Un oracolo aveva predetto che il paese non si sarebbe salvato se Andromeda non gli fosse stata offerta. Andromeda fu poi salvata da Perseo che, giunto a volo sul cavallo alato, si innamorò di lei, uccise il mostro aiutandosi con la testa di Medusa da lui recisa e la sposò.

AQUILA:

L’aquila si trova sull’equatore celeste e rappresenta, secondo il mito antico, l’aquila in cui si trasformò giove per rapire il giovane Ganimede, il più bello tra i mortali. Nell’Olimpo ganimede divenne il coppiere degli dei: versava il nettare nella coppa di Zeus. Secondo un’altra versione del mito l’aquila trasportava i fulmini di Zeus. È situata a sud del Cigno e della Lira. La Via Lattea la attraversa e ci sono densi campi stellari nei pressi del confine con la costellazione dello Scudo. La stella principale è Altair, che in arabo vuol dire “aquila che vola”.

AURIGA:

La costellazione rappresenta il cocchiere del carro trainato da cavalli. Con questo nome i greci hanno immortalato l’arte di addestramento dei cavalli e l’introduzione del cocchio a 4 cavalli, più veloce che, data l’orografia della zona, consentiva spostamenti più rapidi.Il termine auriga deriva dal latino e significa,infatti, cocchiere. Il personaggio mitologico associato alla costellazione potrebbe essere Erittanio (Erichthonius), figlio di Nettuno e allevato dalla dea Atena, dea delle arti equestri, che suggerisce l’idea del cocchio a 4 cavalli. In realtà il personaggio è rappresentato con una capra e i suoi cuccioli sul braccio sinistro. La capra è indicata dalla stella più luminosa della costellazione: Capella (capretta, dal latino). E’ la sesta stella di prima grandezza che, a occhio nudo, appare di colore giallognolo.

CANIS MAJOR:


È una costellazione situata vicino ad Orione. Rappresenta, infatti, secondo la mitologia, Lelapo, il più grande dei due cani del cacciatore Orione, mentre il più piccolo è Maera. Nella caccia si utilizzavano due cani: uno per l’animale da penna, l’altro per l’animale da tana. La leggenda narra che Lelapo era utilizzato per la caccia del cinghiale, mentre Maera per la caccia degli animali più piccoli. Lelapo era considerato il cane più veloce perché, secondo la mitologia, aveva ucciso una lepre che devastava Creta. Questo cane era stato regalato da Zeus ad Europa che lo regalò a Minosse; Minosse lo regalò a suo figlio Eurialo, che, a sua volta, lo regalò ad Orione. La costellazione del Grande Cane è impreziosita da Sirio, la stella più luminosa del cielo, che corrisponde, approssimativamente, al naso del cane. Sirio è, intrinsecamente, 20 volte più luminosa del sole. Questo dato non è in sé eccezionale, ma la relativa vicinanza a noi di Sirio (8,6 anni luce), fa sì che questa stella sovrasti tutte le altre. Trattasi di una doppia di colore bianco, ma quando l’astro è basso sull’orizzonte, sembra scintillare con colori cangianti per effetto della rifrazione atmosferica. Data la sua luce brillantissima, questa stella è stata inserita in molti cataloghi astronomici di varie culture. A partire dagli Egizi, che collegavano il suo sorgere eliaco alle benefiche inondazioni del Nilo, possiamo ritrovare molte citazioni di Sirio sia in autori greci che latini.

CANIS MINOR:


Rappresenta il cane più piccolo del cacciatore Orione. Sia Orione che il cane Maggiore si trovano nelle vicinanze E’ una costellazione poco significativa, fatta eccezione delle due stelle principali, di cui la più nota è Procione, l’ottava stella del cielo per luminosità. Il suo nome è di origine greca e significa “prima del cane”, intendendo con questo che sorge prima dell’altra stella del Cane Maggiore, cioè Sirio.

CASSIOPEIA:


Le brillanti stelle di Cassiopea rendono la sua forma facilmente riconoscibile. Quando le stelle si trovano sotto il Polo Nord celeste hanno la caratteristica disposizione a “W”, mentre quando sono sopra formano una “M”. Questa affascinante costellazione rappresenta la mitica regina Cassiopea. Suo marito Cefeo e sua figlia Andromeda sono raffigurati nelle adiacenti costellazioni.Il mito è ricordato in quello di Andromeda. Cassiopea, donna vanitosa, viene immaginata seduta sul trono mentre si agghinda i capelli.

CEPHEUS:


La costellazione rappresenta il mitico re Cefeo, marito della vanitosa Cassiopea e padre di Andromeda. È una delle costellazioni situata alle latitudini più settentrionali. Si estende dai confini di Cassiopea fino al Polo Nord celeste

CYGNUS:

La costellazione si estende in piena Via Lattea,tra l’Aquila e la Lira, ben distinguibile a occhio nudo, per ben 5 stelle a forma di croce latina (4 ai vertici e 1 al centro), onde anche il nome popolare di Croce del Cigno. La stella all’estremità nord-est della croce è Deneb, quella posta all’estremità inferiore è Albireo, una delle più belle doppie del cielo. E’ un’estesa costellazione che rappresenta, secondo il mito greco, il cigno in cui si trasformò Zeus, per raggiungere una sua amante. Si trattava, secondo il mito, della regina Leda di Sparta e che dalla loro unione ebbero origine due uova: da uno nacquero i gemelli Castore e Polluce, dall’altro, Elena di Troia.

GEMINI:

rappresenta, secondo la mitologia, i fratelli Castore e Polluce, che danno il nome alle due stelle più luminose. I due gemelli salparono con gli Argonauti alla ricerca del vello d’oro e furono, in seguito, eletti protettori dei naviganti. Nella religione greca i divini gemelli sono designati con il nome Dioscuri, ma sono detti anche Tindaridi, da Tindaro, re di Sparta, sposo della loro madre Leda, che fu anche desiderata da Giove. La doppia paternità era tipica nei miti di gemelli di diverse civiltà: a un padre “celeste”, Zeus,unitosi a Leda sotto la forma di un cigno (da cui l’omonima costellazione), faceva riscontro il padre terrestre Tindaro. Questa duplicità era miticamente fondata con il racconto della morte di uno di essi e l’offerta dell’immortalità fatta all’altro da Zeus. Il fratello superstite rifiutò l’immortalità se non poteva ripartirla con il fratello e allora ottenne che, a giorni alterni, a turno, l’uno soggiornasse tra gli dei e l’altro giacesse negli Inferi. L’ambigua condizione dei Di oscuri faceva di essi i perfetti mediatori tra la realtà umana e la realtà divina, cosicché divennero gli dei salvatori per eccellenza a cui si ricorreva nelle situazioni disperate, soprattutto nei pericoli di guerra e di navigazione. Il loro culto, dall’originaria Laconia, si diffuse in tutta la Grecia.

LEO:

In questa costellazione è ben identificabile la figura del felino accovacciato Nella mitologia greca rappresenta il leone feroce che nella città di Nemea, a circa 25 Km da Corinto, in Argolide, distruggeva ogni cosa e chiunque incontrasse. Secondo una versione, il leone è nato da Tifone e da Echidera, mentre secondo un’altra, è nato dalla Chimera. Fu sconfitto da Ercole in una delle sue dodici fatiche. Ercole lo strozzò con le mani, si rivestì della sua pelle, mentre la testa gli servì da elmo.Questa costellazione, per gli osservatori dell’emisfero settentrionale, annuncia la primavera, in quanto è la costellazione predominante in questo periodo. Le stelle brillanti che formano la sagoma del corpo rendono questa costellazione facilmente identificabile nel cielo,in particolare con Regulus, stella di prima grandezza, sulla testa e Denebola (dall’arabo, piccola coda).

LYRA:

Rappresenta, secondo gli antichi, la lira suonata da Orfeo, il grande cantore della mitologia greca. L’invenzione di questo strumento si faceva risalire a Ermete: egli avrebbe messo insieme la lira con lo scudo dorsale di una tartaruga, due corna d’ariete e i nervi dei buoi sottratti ad Apollo. Il dio, adirato anche perché non concepiva come uno strumento potesse emettere suoni così melodiosi, anche senza essere accompagnato dal canto, strappò la lira ad Ermete e la diede ad Orfeo.Questi la utilizzò accompagnando Giasone nella spedizione degli Argonauti, affinché ascoltando la musica non potessero essere ammaliati dalle sirene, come era accaduto per Ulisse. I greci avevano molta considerazione del canto accompagnato da questo strumento, per cui lo immortalarono in una costellazione. Gli astronomi arabi, invece, individuavano in questa costellazione, la sagoma di un’aquila. Infatti il nome della sua stella più luminosa, Vega, deriva dall’arabo e significa “l’aquila che si avventa sulla preda”. Questa brillante stella fa della Lira una costellazione facile da individuare.

ORION:


Per la sua posizione, nei pressi dell’equatore celeste, è visibile da entrambi gli emisferi. La parte superiore del “suo corpo” è nel cielo boreale, mentre la cintura e la “parte inferiore” si trovano nel cielo australe. Raffigura il cacciatore Orione accompagnato dai due cani (Canis Major e Canis Minor) che lo seguono. Nella mitologia greca, Orione è il figlio di Poseidone, dio del mare e di Euriale, figlia del re Minosse. Orione acquisisce dal padre la capacità di muoversi sulle acque; è anche un bravo cacciatore ed è molto amato dalle donne: questa, secondo il mito, sarà la causa della sua morte, avendo suscitato l’ira di un dio, geloso del suo successo con le donne. Lo Scorpione sarà la causa della sua morte: infatti, la costellazione tramonta quando in cielo sorge lo Scorpione.Secondo un’altra leggenda Orione si innamora di un gruppo di Ninfe, le Pleiadi, rappresentate dall’omonimo ammasso stellare della confinante costellazione del Toro. A causa della rotazione terrestre; infatti, Orione sembra rincorrere le Pleiadi.Secondo la mitologia, le sette figlie di Atlante e di Pleione, generate sul monte Cillene in Arcadia, mentre si trovano in Beozia con la madre, incontrano il cacciatore Orione che, innamoratosi di tutte, le insegue per cinque anni, finché le sette sorelle sono mutate prima in colombe, poi in stelle e sono rappresentate in cielo insieme con l’inseguitore e i suoi due cani: il Grande e il Piccolo Cane.

URSA MAJOR:

Il mito antico della Grande Orsa è molto cruento ed è legato a Callisto. Callisto, figlia di Licaone (re di Arcadia), ha un amore con Giove, dal quale nasce Arcade. Licaone, incredulo, invita giove a pranzo e gli serve Arcade fatto a pezzi. Giove si accorge di questo e, grazie ai suoi poteri divini, resuscita Arcade e trasforma Licaone in lupo (da cui il termine licantropo). Giunone intanto, venuta a conoscenza dell’amore di Giove per Callisto, trasforma quest’ultima in orsa. Arcade, divenuto cacciatore, quindicenne, incontra in un bosco quest’orsa, che è in realtà sua madre, e la uccide, mentre lei si era rifugiata in un tempio. Giove, impietositosi, trasforma l’orsa in una costellazione e pone Arcade in un’altra, che è quella di Boote (guardiano dell’orsa).

PEGASUS:


È una costellazione molto estesa, a nord dell’Acquario e dei pesci, ai confini con Andromeda, e rappresenta il tronco del cavallo alato, nato, secondo la mitologia greca, dal sangue della Medusa, trafitta da Perseo e che questi cavalcò per liberare Andromeda dal mostro marino. La costellazione si trova facilmente localizzando il caratteristico “Grande Quadrato”, formato da quattro stelle che comprende anche Alpheratz, un tempo condivisa da Pegaso e Andromeda, ma ora ufficialmente parte di Andromeda. Ad un primo sguardo, il cielo all’interno del Grande Quadrato sembra vuoto, ma in condizioni di cielo terso si possono avvistare da 30 a 50 stelle visibili a occhio nudo.

PERSEUS:

Perseo è l’eroe della mitologia greca che decapitò la Gorgone Medusa, la creatura mostruosa che trasformava in pietra chi incrociasse il suo sguardo. Perseo è figlio di Giove e Danae, figlia del re Acrisio. Danae viene fecondata da Giove attraverso una pioggia d’oro. Quando nasce Perseo, Acrisio, incredulo, mette Danae e Perseo nel fiume, ma i due vengono salvati da un pescatore. Intanto Acrisi muore e diviene re di Argo Polidette, fratellastro maggiore di Perseo. Polidette affida a Perseo il compito di uccidere la Medusa. Di ritorno dall’impresa, Perseo salva Andromeda dalle spire del mostro marino che viene pietrificato allorquando Perseo toglie dal sacco la testa di Medusa.In cielo Perseo si trova vicino ad Andromeda e a sua madre Cassiopea.
[Modificato da Lanyce 30/04/2010 18:52]


Primaflora, il saggio dalla doppia personalità
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 11:57. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com